Una sana alimentazione si basa su 5 principi fondamentali:
- Stagionalità
- Territorialità
- Integralità
- Vitalità
- Biologicità.
5 – biologicità
Qui si apre un discorso controverso.
Partiamo dal fatto che niente è totalmente positivo o negativo, e che ogni scelta implicherà delle rinunce.
Certo è che gli alimenti oggi contengono un sacco di additivi: involontari (muffe, pesticidi, antibiotici, estrogeni, residui da scarichi industriali, da apparecchiature non idonee, da contenitori e da trattamenti superficiali, ecc.) e volontari (coloranti, conservanti, emulsionanti, stabilizzanti, addensanti, gelificanti, aromatizzanti, esaltatori di sapidità, lieviti, acidificanti, antiagglomeranti, edulcoranti, ecc.).
Alcuni sono naturali, e altri artificiali.
Alcuni innocui, altri solo se nei limiti previsti per legge; il problema è che nessuna norma può prevedere quanti alimenti contenenti quel limite noi assumeremo, e quindi in determinate quantità anche un additivo potenzialmente innocuo può divenire tossico…. e intanto le intolleranze alimentari aumentano.
Insomma: se non ci siamo decisi a comprare il biologico, dobbiamo leggere attentamente le etichette, ed acquistare il prodotto che abbia minor numero di additivi. Non potendo conoscerli tutti, è buona regola evitarli quanto più possibile. Inoltre, possiamo rivolgerci all’ortolano o alle aziende che utilizzano la lotta integrata, al pescivendolo o al macellaio che conosciamo bene e di cui possiamo fidarci.
Nel dubbio, una buona idea è andare a fare la spesa con la nonna: ciò che lei rifiuta meglio lasciarlo sul bancone.