Edward Bach, medico e sensitivo inglese, visse dal 1886 al 1936, anno in cui morì a 49 anni.
Insoddisfatto dai risultati della medicina allopatica, e in accordo con quella omeopatica, nella sua breve ma intensissima vita scoprì 38 rimedi floreali, che percepì avvicinandovisi, e soffrendo personalmente tutte le emozioni che essi ispiravano e successivamente riequilibravano.
I fiori di Bach hanno la facoltà di ristabilizzare le emozioni che non sono armoniose.
Sono definiti rimedi vibrazionali, in quanto agiscono come un diapason, che riequilibra la vibrazione disturbata, permettendole di accordarsi su una vibrazione armonica superiore.
Essi lavorano sia sulla nostra personalità tipo, che sul nostro modo di reagire agli eventi della vita.
Potranno quindi agire su paura, panico, timidezza, indecisione, apatia, solitudine, pessimismo, scoraggiamento, disperazione, ansia, preoccupazione, rabbia, eccessivo autocontrollo, depressione, demotivazione, nostalgia, esaurimento psico-fisico, impazienza, senso di vuoto, tormento, mancanza di fiducia, senso di colpa, possessività, intolleranza, rigidità, traumi, e altre ancora, tenendo ben presente che è sempre dalla paura che nascono le altre emozioni negative.
Secondo Bach la nostra salute dipende dall’essere in armonia con la nostra anima, dal sentirsi cioè in quello stato in cui personalità ed anima si sovrappongono, creando l’unità, ovvero la guarigione.
Siamo invece malati quando c’è una dicotomia fra ciò che ci è stato insegnato che dobbiamo essere e ciò che desideriamo essere, fra ciò che dobbiamo fare e ciò che vorremmo fare, fra ciò che ci dice la mente e ciò che ci indica il cuore.L’energia di questi fiori, raccolta in una composizione da assumersi in gocce, può aiutarci a ritrovare l’Unità fra le nostre due parti, e fra la nostra persona ed il mondo che la circonda.