L’8 luglio di 2 anni fa l’Italia, primo Paese in Europa, ha riconosciuto per legge la cefalea cronica come una malattia sociale. Finalmente.
Il riconoscimento però, di grande aiuto per chi purtroppo ne soffre continuativamente, non risolve il problema.
Questa malattia, nelle sue forme primarie (emicrania, cefalea tensiva e cefalea a grappolo) colpisce circa il 12% della popolazione, in prevalenza donne. A volte il disturbo è talmente continuo da compromettere la qualità della vita.
Spesso le persone ne soffrono silenziosamente, quasi sentendosene in colpa. E’ invece importante prendere consapevolezza della serietà del disturbo e chiedere aiuto.
Nel mio studio eseguo una serie di trattamenti olistici con tecniche di riflessologia, shiatsu, cristalloterapia, floriterapia, ecc. che, insieme ad un colloquio e ad un eventuale consiglio di rimedi naturali, può essere un valido aiuto per ripristinare il benessere della persona.
Frequentemente questi trattamenti riescono a sollevare quel velo che pesa sulla nostra vita, ridonandoci la leggerezza dell’essere.